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Building e sostenibilità: aumenta la richiesta di materiali da costruzione sostenibili

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In crescita la richiesta di materiali da costruzione sostenibili.

Negli ultimi anni come sappiamo è aumentata la sensibilità sul tema della sostenibilità, per questo, in ogni settore, si sta cercando di trovare soluzioni produttive “green” ed ecosostenibili (ne avevamo già parlato anche qualche articolo fa). 

Anche il settore dell’edilizia non è da meno, dato che la cosiddetta bioedilizia sta iniziando sempre più a prendere piede.

Ma cosa si intende con il termine bioedilizia o bioarchitettura? Si indica la modalità di progettare, costruire e gestire un edificio in linea con i principi della sostenibilità ambientale, riducendo gli impatti negativi sull’ambiente.

Questa riduzione dell’impatto ambientale passa attraverso l’utilizzo di materiali da costruzione ecosostenibili, green, una scelta che si sta trasformando sempre più in una vera e propria rivoluzione nel mondo dell’architettura.

Ma quali sono i requisiti che un materiale per l’edilizia deve possedere per essere sostenibile? 

  • non essere tossico e non proviene dalla sintesi di sostanze chimiche, ma da risorse naturali e rinnovabili. Il suo utilizzo quindi non può recare danni né al pianeta né all’uomo;
  • un basso impatto sull’ambiente e favorisce il risparmio energetico;
  • processo produttivo che non deve destabilizzare l’ecosistema; 
  • imballaggio e il trasporto devono essere

Woven City: La città del futuro secondo Toyota


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Ecco Woven City, la città del futuro secondo la casa automobilistica Toyota, il primo passo del Giappone per realizzare una società a zero emissioni di carbonio entro il 2050.

La nota casa automobilistica Toyota sta lavorando alla costruzione della sua prima città del futuro ai piedi del monte Fuji. Chiamata Woven City (città intrecciata), si estenderà su una superficie di 70 ettari dove vivranno ricercatori che lavoreranno su progetti come guida autonoma, robotica, mobilità personale, case intelligenti e intelligenza artificiale. Con i progressi del progetto, poi, si passerà a oltre 2.000 persone, compresi i dipendenti della Toyota.

Sarà quindi una smart city eco-friendly, dove edifici e trasporti verranno alimentati da energia rinnovabile, per la precisione, a idrogeno. 

Ma vediamola meglio nel dettaglio.

Il progetto Woven City

Il design è del famoso architetto danese Bjarke Ingels, CEO del gruppo Bjarke Ingels, lo stesso studio che ha lavorato a numerosi progetti di alto profilo tra cui il quartier generale di Google Mountain View, il nuovo World Trade Center di New York e attualmente a Telosa, la prima città del futuro costruita da zero, ve la ricordate? 

Costruire una città completa dalle fondamenta, anche su piccola scala come questa, è un’opportunità

Vendite record di auto elettriche negli Stati Uniti

Source:Tecnozoom.it


Acquisti di auto elettriche finalmente in crescita negli Stati Uniti!

Negli USA le immatricolazioni di nuovi veicoli elettrici hanno registrato un +60% solo nei primi tre mesi del 2022, rappresentando il 4,6% di tutte le autovetture vendute nel paese. Un buon risultato, no?

La top 5 dei modelli di auto elettriche più vendute nel 2021 negli USA:

  1. Tesla Model Y 
  2. Tesla Model 3
  3. Ford Mustang Mach-E
  4. Chevrolet Bolt EV e EUV
  5. Volkswagen ID.4

Per la classifica completa clicca qui.

Auto elettriche: gli Stati Uniti sono molto indietro rispetto a Europa e Cina

Europa e Cina da una parte e Stati Uniti dall’altra: nel 2021 nel Vecchio Continente le auto elettriche hanno rappresentato il 14% del totale, mentre in Cina sono salite del 158% rispetto all’anno precedente; negli USA, invece, come abbiamo visto, i modelli a emissioni zero sono solo il 4,6%. 

Per ora, perché come dimostrano i nuovi dati, il mercato e la politica stanno cambiando.

Auto elettriche: il problema della ricarica

Anche negli USA uno dei principali ostacoli alla diffusione delle auto elettriche riguarda la presenza delle colonnine di ricarica. Ad oggi il territorio americano conta circa 113.600 stazioni contro le oltre 280.000 presenti in Europa. Inoltre,

Destinazione turistica intelligente in Spagna. La prima è Benidorm. 

Destinazione turistica intelligente

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Benidorm è la prima destinazione turistica intelligente della Spagna e ora debutta anche nel Metaverso.

Riflettori puntati su Benidorm, la prima città spagnola a ottenere la certificazione di “Destinazione Turistica Intelligente”.
Di cosa si tratta? Di un progetto pioniere a livello internazionale, il cui obiettivo è guidare lo sviluppo del settore turistico incorporando l’innovazione e la tecnologia in queste mete.

Cinque sono gli aspetti fondamentali da rispettare per poter entrare a far parte di questa prestigiosa rete: 

  • governance, 
  • innovazione, 
  • tecnologia, 
  • sostenibilità,
  • accessibilità. 

E Benidorm è stata la prima in assoluto a rispettare tutti questi criteri. Ma vediamola meglio nel dettaglio.

Benidorm: meta turistica sostenibile e tecnologica 

In questa località turistica della Costa Blanca, definita la Miami del Mediterraneo, “sostenibilità” è la parola chiave: le auto circolano tra i 30 e i 10 km all’ora e i turisti hanno a disposizione scooter elettrici, bici, 9,5 km quadrati di aree pedonali e 134 km di piste ciclabili.
Per quanto riguarda l’architettura, Benidorm ha optato per lo sviluppo verticale: basti pensare al sorprendente skyline sito tra i parchi naturali Sierra Gelada, Sierra Cortina e il mare, oppure ai suoi particolari cocktail bar, definiti appunto skybar, come il
Planta 20, al 26esimo

Parking tips for beginners

Consigli per imparare a parcheggiare

Consigli per imparare a parcheggiare

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Ecco come imparare a parcheggiare con 5 preziosi consigli.

Al compimento dei diciotto anni chi non sogna la patente di guida? 

Ci si iscrive presso la scuola guida di fiducia ed ecco che dopo aver superato la parte teorica arriva la parte più avvincente e forse anche la più temuta: la prova pratica.
Ma lo sai su quale prova scivolano molti aspiranti neopatentati? Ebbene sì, sui parcheggi. 

Parcheggiare infatti è forse una delle manovre più complesse e complicate da effettuare; soprattutto se si è agli inizi ci vorrà del tempo prima che tu riesca a eseguire il parcheggio perfetto. Non scoraggiarti se non sai ancora farlo! Basta allenare l’occhio, esercitarsi e fare tanta pratica! Grazie all’esperienza infatti riuscirai a effettuare dei parcheggi magistrali. 

In realtà non solo chi è alle prime armi può trovare difficoltà a parcheggiare: se non guidi spesso o comunque quando devi parcheggiare, lo fai sempre in luoghi molto ampi e facilmente accessibili, è forse il caso di ripassare qualche tecnica in modo da risparmiare tempo ed evitare di entrare e uscire da un posteggio più volte prima della sosta.

Ecco allora 5 consigli per imparare a parcheggiare.

1)  Allenati

Parcheggiare le prime volte per strada,

Will the war in Ukraine be a further push towards renewable energy?

La guerra in Ucraina un’ulteriore spinta verso le energie rinnovabili?

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La guerra in Ucraina potrebbe essere un’ulteriore spinta verso l’adozione di energie rinnovabili.

L’invasione dell’Ucraina da parte dei russi ha reso ancora più evidente la dipendenza energetica dell’Europa da gas e petrolio russo, diventando per Putin purtroppo uno strumento di ricatto per le potenze occidentali.
Ma questa guerra è anche un grande punto interrogativo per il futuro: in che modo il conflitto cambierà le politiche energetiche in Europa e nel mondo?
Sarà un altro motivo per accelerare la svolta verso le energie rinnovabili o l’alibi per il revival di fonti inquinanti come carbone e nucleare? 


Il problema della dipendenza dell’Europa dal gas russo

L’Europa importa circa il 40% del suo fabbisogno di gas dalla Russia. Tra i suoi “clienti” più importanti? Italia, Germania e Francia.
La dipendenza energetica europea dalla Russia è anche di tipo strutturale e geografico: è molto più semplice infatti importare gas attraverso i metanodotti, via tubo, che non via mare con le navi metaniere, che trasportano gas naturale liquefatto.
Per emanciparsi dal potere energetico russo e contrastare la crisi climatica c’è una sola via: ridurre l’utilizzo del gas naturale e incentivare la spinta verso le energie rinnovabili.
Il rovescio della medaglia? I prezzi stellari di

Audi sta lavorando su filtri che catturano particelle di gomma degli pneumatici


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Audi sta lavorando su filtri che catturano le particelle di gomma degli pneumatici. Vediamo nel dettaglio questo nuovo rivoluzionario progetto!

La nota casa automobilistica tedesca Audi sta sviluppando un sistema di filtraggio stradale che cattura le microparticelle derivate dal rotolamento e conseguente usura degli pneumatici sull’asfalto. 

Quando si parla infatti di obiettivo “zero emissioni”, non si parla solo a livello di motore, perché a generare inquinamento sono anche gli pneumatici, che rotolando e consumandosi sull’asfalto producono particelle inquinanti. 

Ma come mai sono inquinanti? Perché una volta depositate sulle strade, queste microparticelle vengono trasportate e disperse dagli agenti atmosferici ovunque, su terra, sotto terra, nel sistema fognario, e su acqua, andando a finire anche in laghi, fiumi e oceani, creando gravi danni ambientali.

Dunque, questi rivoluzionari filtri, sviluppati dalla Audi Environmental Foundation (la speciale divisione dedicata all’ambiente del costruttore tedesco) in collaborazione con l’Università Tecnica di Berlino, sembra abbiano già dato dei buoni risultati non solo nei primi test in laboratorio ma anche sul campo.

I ricercatori hanno infatti testato gli UrbanFilter – così sono chiamati questi speciali filtri – su una strada particolarmente trafficata di Berlino. Il risultato? Davvero sorprendente, perché sono riusciti a intrappolare rifiuti, filtri

Zero emissions goal what changes with the war in Ukraine

Obiettivo “emissioni zero”: cosa cambia con la guerra in Ucraina?

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Obiettivo “emissioni zero”: cosa cambia con la guerra? Il climate change sembra essere passato in secondo piano, soprattutto a causa dell’impennata del prezzo del petrolio. Ma il futuro continua a essere quello delle energie rinnovabili.

La guerra ha segnato il crollo della sostenibilità. L’impennata del prezzo del petrolio e il cambiamento degli equilibri nella geopolitica mondiale potrebbero mettere a rischio gli accordi di Parigi e della COP26, che si è tenuta lo scorso autunno a Glasgow.
L’invasione russa dell’Ucraina ha purtroppo reso di nuovo attraenti i combustibili fossili per gli investitori, anche se sarà un interesse di breve periodo, perché i paesi dipendenti da gas e petrolio russo stanno accelerando i loro programmi per le energie rinnovabili per diventare indipendenti più rapidamente.
Il problema sarà il ritardo dei tagli alle emissioni necessari per prevenire gli effetti peggiori del riscaldamento globale: secondo un nuovo rapporto dell’Intergovernmental Panel on Climate Change delle Nazioni Unite, infatti, la temperatura della Terra aumenterà di 1,5 gradi Celsius nei prossimi 20 anni, con rischi per l’ambiente davvero allarmanti.

Guerra in Ucraina: il fattore ambiente

C’è poi la questione ambiente: è infatti il fattore Environment a preoccupare tutti. Anche se per un breve

The image shows a beautiful night panorama of New York with the typical icons of a smart city (wifi, smart grids, intelligent traffic control, etc.)

New York, perfetto esempio di smart city sostenibile e tecnologicamente innovativa

New York, perfetto esempio di smart city sostenibile e tecnologicamente innovativa

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New York è da anni un perfetto esempio di smart city sostenibile e tecnologicamente innovativa. Perché? Vediamolo assieme.

New York, conosciuta anche come “the city that never sleeps”, ossia la città che non dorme mai. Già, perché la Grande Mela ha proprio tutto: grattacieli alti, uno skyline spettacolare, musei famosi in tutto il mondo, edifici iconici e parchi che si riconoscono dai film, un’infinità di ristoranti, locali e tanto altro! Insomma, è la metropoli in cui tutto è possibile.
E oggi, grazie ai tanti progetti di innovazione per l’ambiente, per i trasporti, per le infrastrutture e per la connettività, è la smart city per eccellenza, che abbatte le disuguaglianze con la tecnologia e che permette ai suoi 8 milioni e mezzo di abitanti di sentirsi in un posto sempre più smart e equo.
Ma prima di tutto: cos’è una smart city?
Come avevamo già visto qualche articolo fa, è una città intelligente ed energeticamente autonoma in grado di garantire un’elevata qualità della vita ai propri cittadini attraverso l’ottimizzazione e il miglioramento delle infrastrutture e dei servizi.
Un sistema di gestione intelligente dell’intero bacino di risorse reso possibile grazie all’utilizzo di soluzioni innovative e tecnologie digitali connesse e integrate tra

Apple teams up with a South Korean company to develop Apple Car’s autonomous driving chip

Lo sviluppo di un chip per la guida autonoma di Apple Car

Lo sviluppo di un chip per la guida autonoma di Apple Car

Source:leganerd.com

Big news! Apple si allea con una società sudcoreana per lo sviluppo di chip per la guida autonoma di Apple Car. Ecco tutte le indiscrezioni!

Apple starebbe sviluppando un chip per un sistema di pilota automatico mai visto prima su una vettura per la sua attesissima auto elettrica a guida autonoma Apple Car.
Secondo alcune indiscrezioni di
TheElec, i chip e i moduli di questo innovativo sistema di Autopilot saranno sviluppati con l’aiuto di una società di assemblaggio e test di semiconduttori in outsourcing (OSAT) con sede in Corea del Sud.
Si tratta di una soluzione molto simile a quella che aveva già realizzato a suo tempo Tesla.

Apple Car: chip e moduli

Per essere precisi, l’ordine effettuato da Apple non è per il chip finale ma per i moduli che alla fine verranno incorporati nel chip, che invece sembrerebbe fabbricato dallo stesso produttore di chip della serie A e M della mela, ovvero TSMC.

Apple Car: in lizza anche i fornitori storici Foxconn e Luxshare 

Secondo Digitimes, anche Foxconn, lo storico produttore dietro la maggior parte dei modelli di iPhone con sede a Taiwan, e Luxshare Precision, l’assemblatore dietro AirPods e altri